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Prossima riunione Polaris

prossima riunione Gruppo Polaris, venerdì 27 gennaio, via Chiesa 73, Cantalupa - conferenza sulla meteoriti - dott. Emanuele Costa

giovedì 30 gennaio 2014

Un attacco di strumentite

Come molti altri astrofili, ogni tanto vengo colto da attacchi di strumentite. Questo brutto malanno obbliga il malcapitato a curarsi assumendo dosi massicce di vetro, alluminio, plastica, elettronica... tutto quanto compone gli strumenti astronomici.
Questa volta l'attacco è stato leggero, ed è culminato con l'assunzione nel mio parco strumenti di un obiettivo Carl Zeiss Sonnar T* 135mm f/2.8. Un ottimo obiettivo per ritratti, con una fantastica apertura pensata per staccare il soggetto dal fondo. Monta cinque lenti in quattro gruppi, e pesa più di mezzo chilo. In origine era relativamente economico, costava 400 $ nuovo una ventina di anni fa. Ne ho trovato uno a buon prezzo con attacco Contax/Yashica, che con un adattatore monta sulla mia EOS 450D.

Un 135 mm con il sensore della 450D presenta un campo di oltre 6°x9°. Buono per inquadrare grandi nebulose o parti di costellazioni, ad esempio tutto il Velo del Cigno e dintorni:


La prima luce l'ho fatta due sere fa, inquadrando la zona della cintura di Orione e relative nebulose. L'immagine è pessima, fatta in una serata leggermente velata, con cielo Bortle 7.



Si rconoscono le nebulose classiche, una traccia della Fiamma attorno ad  Alnitak, e poco altro. Il fondo cielo è penoso. Però il fuoco è buono - ecco qualche stella al centro:


e in un angolo:

Mi sembra più che decente. Il bello di lavorare a f/2,8 è che i tempi di posa diventano rapidissimi - le immagini precedenti sono riprese con 10s a 400 ISO, ho dovuto ridurre la sensibilità rispetto ai 1600 ISO che uso normalmente per evitare di saturare tutto. Non ho ancora fatto prove diaframmandolo, ma i flat sono buoni, anche se a f/5,6 sono migliori. Ora ci vorrebbe solo un buon cielo... incrociamo le dita e aspettiamo!